Software

Linux: confronto distro desktop

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In questo articolo si vogliono descrivere le principali distribuzioni GNU/Linux di uso più comune. Vengono descritte per versioni offerte, formato dei pacchetti utilizzato, supporto fornito e facilità d’uso.

Cos’è una distro?

Una distro (distribuzione) di Linux è un sistema operativo basato sul suddetto kernel, combinato con altro software quale bootloader, sistema di avvio, gestore dei pacchetti e vari demoni per la gestione dei processi in background.
Nelle distribuzioni GNU/Linux vi è anche la presenza delle GNU coreutils, insieme di utility CLI sviluppate dalla GNU Project2.
ATTENZIONE: il seguente contenuto vuole essere un confronto generico, adatto soprattutto ai meno esperti e volto a indicare le maggiori differenze tra le varie distribuzioni, oltre al loro uso più consigliabile e appropriato.
Per ovvie ragioni non sono state incluse Arch / Gentoo e altre distro più “configurabili” e meno “configurate”.


Debian

Debian GNU/Linux nome completo, è una delle distro principali, presente dal 1993, ora mantenuta da “The Debian Project”.
Vi sono diverse release a seconda del tipo di sviluppo/supporto ricevuto:

  • oldstable: versione stabile precedente a quella corrente, la prossima alla fine del supporto
  • stable: versione stabile più recente, dispone del software più stabile e aggiornato, le patch di sicurezza arrivano in maniera tempestiva
  • testing: versione rolling release con il software prossimo al rilascio in versione stabile; non presenta alcuna patch di sicurezza e presenta un numero ridotto di pacchetti disponibili rispetto alle altre release.
  • sid: versione rolling release “instabile” per il testing del software più recente

Debian predilige fortemente il software libero e pertanto non è possibile installare pacchetti che siano non liberi o che dipendano da questi; tuttavia si puù ovviare a tale “limitazione” cambiando le sorgenti del package manager.
I maggiori punti di forza di questa distro sono la vasta gamma di software disponibile e la stabilità, per la versione stable.
D’altro canto il software viene aggiornato meno frequentemente in quanto ogni aggiornamento viene testato meticolosamente.

DETTAGLI TECNICI
nome:Debian
formato dei pacchetti:.deb
ciclo di rilascio:due anni
sistema di avvio:systemd
ambienti grafici disponibili4:GNOME, KDE, XFCE, LXQT, MATE
sviluppatore:The Debian Project
sito ufficiale:https://www.debian.org/
le informazioni sono soggette a cambiamenti, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale

PRO
  • stabilità
  • parco software nativo
  • completamente libera (di default)
CONTRO
  • installazione di driver proprietari (es. nvidia) complessa e tediosa
  • selezione di software iniziale limitata a solo software libero
  • software più datato rispetto alle altre distro
  • installazione complessa su sistemi con Secure Boot
CONCLUSIONI

Debian (stable) è una distro molto affidabile, adatta sia a pc desktop che server domestici, grazie alla scarsa manutenzione richiesta e agli aggiornamenti poco frequenti.


Ubuntu

Distribuzione direttamente derivata da Debian testing, con l’obiettivo di rendere più facile l’installazione, l’utilizzo, nonché l’adozione del kernel Linux e del software open source. Il processo di installazione guidata è molto semplice e adatto anche ai meno esperti, tuttavia è sempre bene prestare attenzione durante il partizionamento delle unità di memoria.
Vi sono due release di Ubuntu: LTS e non-LTS.

  • LTS: aggiornamento ogni due anni, ciclo di vita di cinque anni
  • non-LTS: aggiornamento ogni sei mesi, ciclo di vita ridotto a nove mesi

La prima è pensata per ambiti lavorativi, nei quali è richiesta maggiore stabilità e aggiornamenti meno frequenti. La seconda è per il normale utilizzo domestico; tuttavia non è in alcun modo vietato installare una versione LTS su un pc domestico per trarne i relativi vantaggi.
Ubuntu utilizza lo stesso gestore dei pacchetti di Debian, configurato però con le sorgenti non libere attivate, cosa che rende l’installazione di software proprietario più semplice e immediata, attraverso un apposito programma grafico.
Tale distribuzione, così come il relativo sviluppatore Canonical Ltd., sono stati oggetto di alcuni scandali tra il 2012 e il 2014 che violavano la privacy degli utenti; malgrado ciò Ubuntu non presenta più alcuna funzionalità simile.

DETTAGLI TECNICI
nome:Ubuntu / Kubuntu / Xubuntu / Ubuntu MATE – a seconda dell’ambiente grafico
formato dei pacchetti:.deb
ciclo di rilascio:due anni per LTS / sei mesi per non-LTS
sistema di avvio:systemd
ambienti grafici disponibili4:GNOME, KDE, XFCE, LXQT, MATE
sviluppatore:Canonical Ltd.
sito ufficiale:https://ubuntu.com
le informazioni sono soggette a cambiamenti, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale
PRO
  • facilità di installazione, anche su sistemi Secure Boot
  • ampio parco software
  • buona stabilità del software
CONTRO
  • interfaccia grafica “alternativa” e minimalista, diversa da quelle di macOS e Windows
  • minore stabilità rispetto a Debian stable
  • gestore dei pacchetti Snap pesante e invadente sulle risorse
  • interfacce grafiche “poco integrate” di default

CONCLUSIONI

Ubuntu è una distro abbastanza aggiornata e stabile, non perfettamente “integrata” e rifinita sotto l’aspetto grafico, se confrontata con le altre distribuzioni citate (eccetto Debian). Nonostante ciò funge da ottima base per Mint, che ne è una versione a tutti gli effetti migliorata.

Si consiglia l’utilizzo di Ubuntu su sistemi con Secure Boot attivo, in quanto l’installazione di Linux Mint risulterebbe più lunga e complicata come riportato nella relativa sezione.


Linux Mint

Linux Mint è una distribuzione sviluppata dalla comunità, derivata da Ubuntu.
Presenta un’interfaccia grafica molto simile a quelle di Windows, e anche questa ha come punto di forza la facilità di utilizzo. Dispone di un pannello di controllo, rinominato in “centro di controllo” molto simile a quello di Microsoft: tante categorie e tanti menù grafici per gestire le impostazioni in maniera facile e veloce.
La selezione di software è identica a quella di Ubuntu e l’installazione è altrettanto facile, fatta eccezione sui sistemi con Secure Boot, sui quali risulta complicata quanto Debian.
Linux Mint è disponibile in tre versioni, differenti tra loro per il solo ambiente grafico:

  • Cinnamon: versione “ufficiale” con ambiente grafico sviluppato ad-hoc
  • MATE: ambiente grafico in stile più “retrò”
  • XFCE: ambiente grafico molto leggero sulle risorse e adatto anche a pc datati

DETTAGLI TECNICI
nome:Linux Mint
formato dei pacchetti:.deb
ciclo di rilascio:circa un anno (release maggiori)
sistema di avvio:systemd
ambienti grafici disponibili4:Cinnamon, MATE, XFCE
sviluppatore:comunità
sito ufficiale:https://linuxmint.com
le informazioni sono soggette a cambiamenti, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale
PRO
  • facilità di installazione e manutenzione (non su sistemi con Secure Boot)
  • interfaccia grafica user-friendly (per utenti Windows)
  • ampia selezione di software
CONTRO
  • installazione complicata su sistemi Secure Boot
  • diversi alias sulla bash
CONCLUSIONI

Linux Mint è un’ottima distribuzione per utenti meno esperti, che muovono i primi passi verso il sistema operativo del pinguino.


Fedora Workstation

Distribuzione sviluppata da Red Hat Inc., sussidiaria di IBM. Utilizzata dalla compagnia sviluppatrice come “avanguardia” per gli aggiornamenti su Red Hat Enterprise Linux, la versione commerciale da loro offerta.
Un notevole punto di forza è il software estremamente aggiornato e recente, oltretutto molto stabile, un’ottima via di mezzo tra rolling release e long-term support.
Questa distribuzione utilizza il secondo formato di pacchetti più popolare: RPM, la quale selezione di software è leggermente ridotta rispetto a quella offerta dal formato DEB, sebbene la maggior parte del software sia ugualmente disponibile.
Fedora dispone solo di pacchetti liberi e risulta pertanto più complicato installare software proprietario (es. driver grafici nvidia).
Fedora è disponibile in diverse “spin” le quali presentano diversi ambienti grafici. [Approfondimento]
Per i più esperti consigliamo l’installer ufficiale Fedora Everything, un installer grafico con una configurazione più granulare del sistema, molto simile all’installer di Debian.

DETTAGLI TECNICI
nome:Fedora Workstation
formato dei pacchetti:.rpm
ciclo di rilascio:circa sei mesi (versioni stabili)
sistema di avvio:systemd
ambienti grafici disponibili4:GNOME, KDE, XFCE, CINNAMON, LXDE, LXQT (oltre a vari window manager)
sviluppatore:Fedora Project, sponsorizzata da Red Hat Inc.
sito ufficiale:https://getfedora.org
le informazioni sono soggette a cambiamenti, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale
PRO
  • software stabile e molto aggiornato
  • migliore esperienza utente per l’ambiente grafico GNOME
  • facilità di installazione
  • facile gestione dei pacchetti sia da CLI che da GUI (dnfdragora)
CONTRO
  • l’installer della versione Workstation è molto snello e ha poche impostazioni
  • gestore dei pacchetti più lento nell’aggiornamento della cache rispetto ad altre distribuzioni
  • disponibilità di solo software libero
CONCLUSIONI

Fedora Workstation è una distribuzione adatta agli sviluppatori che vogliono provare le tecnologie più recenti e aggiornate, senza però rinunciare alla stabilità e all’affidabilità. Sconsigliata per il gaming a causa della selezione di software limitata.


openSUSE Leap

openSUSE è una distribuzione sviluppata dall’openSUSE Project e sponsorizzata da SUSE Software Solutions Germany GmbH. Molto simile a SUSE Linux, distribuzione commerciale sviluppata dall’azienda sopra citata, della quale può essere considerata una versione dimostrativa, senza tuttavia alcuna riduzione di funzionalità (l’unica vera differenza è il supporto tecnico).
OpenSUSE ha un’ampia disponibilità di pacchetti e, nonostante prediliga software libero, permette l’installazione di software proprietario con relativa facilità (es. driver nvidia).
Il suo maggiore punto di forza è YaST, un software simile al Pannello di Controllo di Windows, con tante impostazioni grafiche anche di più basso livello, tra le quali un firewall.

DETTAGLI TECNICI
nome:openSUSE Leap
formato dei pacchetti:.rpm
ciclo di rilascio:circa un anno
sistema di avvio:systemd
ambienti grafici disponibili4:GNOME, KDE, XFCE
sviluppatore:openSUSE Foundation
sito ufficiale:https://www.opensuse.org/
le informazioni sono soggette a cambiamenti, vi invitiamo a visitare il sito ufficiale
PRO
  • Eccezionale software grafico di gestione delle impostazioni
  • Facilità di installazione di software proprietario
CONTRO
  • Software meno aggiornato rispetto a Fedora Workstation
  • Nomi dei pacchetti “poco convenzionali”
CONCLUSIONI

openSUSE Leap è una valida alternativa a Linux Mint per gli utenti che si avvicinano ai sistemi operativi GNU/Linux. La presenza di molti file system già installati la rende preferibile in ambiti business, nei quali è spesso necessario impostare sistemi di backup.


NOTE

1 CLI – Command Line Interface – interfaccia a riga di comando (solo testo)
2 GUI – Graphical User Interface – interfaccia utente grafica
3 GNU’s Not Unix – https://www.gnu.org/
4 ambienti grafici completamente testati dallo sviluppatore, altri ambienti potrebbero essere disponibili ma non completamente testati